Conchita Cabrera De Armida


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da Come il Padre ha amato me...
365 pensieri per l'anno sacerdotale
(Raccolta per autore)


Conchita Cabrera De Armida


Unificare ogni cosa nella Trinità
Mettere ordine nel lavoro
Divinizzarsi nell'unità
Il grande ideale: Gesù crocifisso
Amore e dolore, dolore e amore
Studio costante e liberante


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Unificare ogni cosa nella Trinità

Il sacerdote deve imitare il Padre, essendo anche lui padre nella sua purissima fecondità e nell'amore verso le anime, e con tutte le qualità di un padre, del Padre che è nei cieli, nel cui intelletto fu generato.
Deve imitare il Figlio, che sono Io, il Verbo fatto Uomo, trasformandosi in Me. Questo vuol dire non solo imitarmi, ma essere un altro Me sulla terra, per glorificare il Padre in ogni atto della sua vita e dare a Lui anime per il cielo. E deve imitare lo Spirito Santo essendo amore, diffondendo amore, facendo sì che le anime s'innamorino dell'Amore; fuso nella carità, compenetrato dall' amore, deve diffondere e testimoniare il Verbo mediante l'amore e unificare tutte le anime nella Trinità, che è totalmente amore, con tutte le infinite conseguenze che ne derivano. Unione: solidarietà nei giudizi, nelle opinioni, nelle decisioni: unificando tutto, intelligenze e cuori, nella Trinità.

Sacerdoti di Cristo, Città Nuova, Roma 2008, pp. 68-69
Come il Padre…, vol. I, Amati e chiamati

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Mettere ordine nel lavoro

È vero che ci sono momenti e situazioni che esigono interventi urgenti e ritmi sostenuti. Ma ci sono anche altre circostanze e molte, erroneamente giudicate imprescindibili, nelle quali si perde tempo a scapito della vita spirituale e interiore. (...)
Molte anime sacerdotali si lasciano trascinare dalla corrente dell'attivismo, con il pretesto di ritenere doveri quelli che a volte non lo sono, che altre volte si potrebbero tralasciare o differire o, per lo meno, diminuire. Nella vita attiva è molto facile cadere in estremismi che si devono evitare ad ogni costo. È necessario che i sacerdoti non omettano la preghiera nella quale troveranno sempre luce e dalla quale attingeranno il rimedio per molti mali. Devono mettere Me al primo posto; ma per questo devono mettere ordine nella vita di lavoro. (...)
È bello, sì, donarsi agli altri senza misura, ma dopo aver rafforzato l'anima con l'azione dello Spirito Santo e aver ricevuto da Lui la sua purezza, la sua forza, la sua luce e il suo amore.

Sacerdoti di Cristo, Città Nuova, Roma 2008, pp. 310-311
Come il Padre…, vol. I, Donati a Dio, in ascolto di Lui



Divinizzarsi nell'unità

Il male del mondo, come quello delle anime e della Chiesa nei suoi sacerdoti, proviene solo dalla mancanza di unità, dal fatto che si separano dal loro centro per buttarsi su altri miraggi, (...) perché si allontanano dalla loro base essenziale, da quello che deve essere il loro unico centro, l'unità!
Il fiore all'occhiello che caratterizza la mia Chiesa è l'unità: quell'unità da molti sconosciuta e da altri poco apprezzata, che costituisce invece il riflesso della Divinità e che non è soltanto uno degli attributi di Dio, ma molto di più: è l'essenza stessa di Dio, l'Unità! (...)
Pertanto, se i sacerdoti vogliono essere coerenti con il loro fine, con la loro vocazione divina, devono divinizzarsi nell'unità. (...)
Io sogno la perfezione di questa unità dei sacerdoti in Me e di questa unità fra loro (...) e con i miei delegati sulla terra. Unione di obbedienza, sì; ma ancor più, unione di intenti, di sentimenti, di anime, di desideri per la mia gloria.

Sacerdoti di Cristo, Città Nuova, Roma 2008, p. 469
Come il Padre…, vol. III, Icone dell'unitrinità

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Il grande ideale: Gesù crocifisso

Il grande ideale dell'anima del sacerdote deve essere Gesù Crocifisso, e la sua unica aspirazione sulla terra deve essere di imitarlo, di assomigliare a Lui interiormente ed esteriormente.
Gesù crocifisso: il suo libro, la sua meditazione, il suo esempio, il suo ideale e il suo amore, perché non c'è niente più della follia della Croce (...) che stimoli l'amore divino nell'anima.
Questo è il prezioso talismano del sacerdote santo: Gesù inchiodato sulla Croce, crocifisso sull'altare, soprattutto crocifisso nel suo Cuore, con dolori incomprensibili, mistici ma reali.

Sacerdoti di Cristo, Città Nuova, Roma 2008, p. 369
Come il Padre…, vol. III, Sacerdoti e… vittime

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Amore e dolore, dolore e amore

Ciò che rende più feconde le anime sulla terra è il dolore, derivato dall'amore infinito che gli dà valore per il cielo.
Nel mondo delle anime l'amore è dolore, e il dolore è amore. L'amore ha la sua radice nel dolore, non perché esso sta nel Padre, principio di tutte le cose. Ma l'amore ha la radice nel dolore perché il dolore, prodotto dal peccato, è stato cancellato e redento dall'amore fecondo del Padre che distrugge ogni scoria, rende sublime tutto ciò che tocca e trasforma in amore e in merito perfino il dolore. L'amore ha radice nell'amore poiché la Croce è l'altare del dolore che redime, l'altare dell'amore fecondo che salva. (...)
Quanti tipi di rinunzie deve affrontare un sacerdote per compiere i suoi doveri, per santificarsi e santificare!
Se [i sacerdoti] sono consapevoli che il dolore attira la fecondità del Padre in loro, con quale ardente desiderio abbracceranno la Croce.

Sacerdoti di Cristo, Città Nuova, Roma 2008, p. 231
Come il Padre…, vol. III, Sacerdoti e… vittime

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Studio costante e liberante

Il sacerdote deve essere gentile senza abbassarsi; dolce ma forte, attirare le anime, ma ponendo i limiti opportuni, discretamente paziente, mite senza eccedere e sempre, sempre prudente. Quello che fa molto male ai sacerdoti è la mancanza di studio; essi non devono mai mettere da parte lo studio che permette approfondimenti inesauribili. I libri buoni e santi sono la salvezza dei sacerdoti e l'amore per loro li libererà da molti mali.
A parte il fatto che gli studi permettono al sacerdote di essere colto, competente e aggiornato per poter consigliare convenientemente e servire soltanto Dio e le anime, questo studio costante - ripeto - lo libererà da un'infinità di pericoli. (...) Per dedicare tempo agli studi c'è bisogno di raccoglimento, virtù questa imprescindibile per il cuore del sacerdote e per le sue relazioni con il mondo.

Sacerdoti di Cristo, Città Nuova, Roma 2008, pp. 190-191
Come il Padre…, vol. IV, Per una nuova umanità


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