Beata Teresa di Calcutta

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da Come il Padre ha amato me...
365 pensieri per l'anno sacerdotale
(Raccolta per autore)


Beata Teresa di Calcutta

Celibato, dono d'amore
Il "vuoto colmato"


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Celibato, dono d'amore

Il celibato sacerdotale è il dono che prepara alla vita nei cieli. Il dono più grande che una persona può offrire a Gesù il giorno in cui diventa sacerdote è un cuore verginale, un corpo verginale. Noi lo chiamiamo celibato sacerdotale. È come l'amore verginale di Cristo per la sua Chiesa, che i sacerdoti rappresentano. La Chiesa è il corpo di Cristo, è la sposa di Cristo.
Il celibato non è soltanto la nostra capacità di dare, ma ancor più la nostra capacità di accogliere il dono di Dio, la scelta di Dio. Meditate devotamente sul fatto che Lui, il Creatore dell'Universo, ha tempo per voi, sue piccole creature.
Il celibato sacerdotale crea un vuoto che ci permette di ricevere l'altro dono meraviglioso che soltanto Gesù può offrire e regalare, il dono dell'amore divino. In primo luogo Gesù offre il prezioso dono di se stesso per un'amicizia con lui personale e fedele che dura tutta la vita, nella tenerezza e nell'amore. Nulla farà venir meno la sua fedeltà. Lui rimane fedele.

Solo per amore, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo, 1993, p. 202
Come il Padre…, vol. I, Donati a Dio, in ascolto di Lui

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Il "vuoto colmato"

Cari collaboratori di Cristo, voi avete detto "Sì" a Gesù e Lui vi ha presi in parola. La Parola di Dio è divenuta Gesù, il povero. Il vostro celibato sacerdotale è il terribile vuoto che sperimentate. Dio non può riempire ciò che è pieno. Può colmare soltanto il vuoto (…). Non si tratta tanto di quanto affermativamente "abbiamo" da dare, ma di quanto siamo vuoti, in modo da poter ricevere pienamente nella nostra vita e di far sì che Lui viva la sua vita in noi.
Oggi lui vuole rivivere in noi la sua completa sottomissione al Padre; consentitegli di farlo. Non importa quello che provate, ma ciò che egli sente in voi. Distogliete lo sguardo da voi stessi e rallegratevi di non avere nulla, di non esser nulla, di non poter far nulla. Ogni volta questa vostra nullità vi spaventa, fate un gran sorriso a Gesù. (…) Voi e io dobbiamo far sì che lui viva in noi e, attraverso di noi, nel mondo. Stringetevi alla Nostra Signora, perché anche lei, prima di diventare piena di grazia, piena di Gesù, ha dovuto attraversare questo buio. «Come è possibile?», ha chiesto. Ma nel momento in cui ha detto "Sì" ha sentito il bisogno di affrettarsi e di portare Gesù a Giovanni e alla sua famiglia.

Solo per amore, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo, 1993, p. 202-203
Come il Padre…, vol. I, Donati a Dio, in ascolto di Lui

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