Pseudo-Clemente

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da Come il Padre ha amato me...
365 pensieri per l'anno sacerdotale
(Raccolta per autore)


Pseudo-Clemente


Verginità ricca di opere

I vergini dell'uno e dell'altro sesso offrono un esempio mirabile di virtù ai fedeli presenti e futuri. Tuttavia il solo nome di vergine, se mancano le buone opere, non fa entrare nel regno dei cieli, perché può salvarsi colui che è veramente fedele, mentre non lo può affatto chi è fedele soltanto di nome, mentre in realtà, sulla testimonianza delle sue opere, è infedele.
Dunque nessuno vi seduca con discorsi sciocchi (Ef 5,6): l'uomo o la donna che porta il nome di vergine, non per questo ha messo in sicuro la propria salvezza, se non mostra opere piene di frutti, fulgide e conformi alla verginità. Nel Vangelo, infatti, il Signore chiama stolta una simile verginità che, priva di olio e di luce, resta fuori, esclusa dal regno dei cieli, allontanata dalla gioia dello Sposo e annoverata tra i suoi nemici. Perciò, chiunque ha professato davanti al Signore di conservare la castità, deve cingersi di ogni virtù santa, divina.

Lettera ai vergini 2-3, La teologia dei Padri/3, Città Nuova, Roma 1975, p. 398
Come il Padre…, vol. I, Donati a Dio, in ascolto di Lui


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